French footballers

Thierry Henry

Thierry Daniel Henry (pron. [tjɛˈʁi ɑ̃ˈʁi]; Les Ulis, 17 agosto 1977) è un allenatore di calcio ed ex calciatore francese, di ruolo attaccante, attuale assistente allenatore della Nazionale belga.

Considerato uno dei più forti calciatori della storia, primatista di presenze (86) e di reti (42) con la maglia dell'Arsenal nelle competizioni UEFA per club. Con la Nazionale francese, di cui è il miglior marcatore assoluto, vinse il campionato del mondo 1998 e il successivo Campionato europeo.

Lanciato nel professionismo nel 1994 dal Monaco e passato nel 1999 alla Juventus, fu con l'Arsenal che si consacrò come cannoniere; per i Gunners ha totalizzato 228 gol, vinto due Premier League, tre FA Cup e due Community Shield. L'esperienza con il Barcelona gli permise di conquistare la UEFA Champions League (2008-2009) e la Coppa del mondo per club FIFA (2009), oltre ai due Campionati spagnoli, alla Copa del Rey e alla Supercopa de España. Nel gennaio 2012 Henry è tornato a vestire la maglia dell'Arsenal, essendo stato ceduto in prestito per due mesi dai New York Red Bulls.

A livello individuale vanta quattro titoli di capocannoniere in Premier League e due Scarpe d'oro. Si aggiudicò altresì due volte il premio di Giocatore dell'anno della PFA e in tre occasioni quello di Giocatore dell'anno della FWA, risultato, questo, mai conseguito da nessun altro calciatore da quando è stato istituito il riconoscimento. Nel 2004 venne inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. È stato inserito nella squadra ideale del decennio dal Sun nel 2009. Nell'agosto 2008 Henry risultò da un sondaggio proposto ai tifosi dell'Arsenal primo tra i 50 migliori giocatori della storia del club londinese.

Biografia

Henry è originario delle Piccole Antille: il padre, Antoine, viene dalla Guadalupa, mentre la madre, Maryse, è martinicana. Thierry nasce e cresce a Les Ulis, un distretto di Parigi che, nonostante le ristrettezze, lo ha aiutato a intraprendere i rudimenti del calcio.

Thierry Henry ha sposato nel luglio 2003 la modella inglese Claire Merry, dalla quale ha divorziato quattro anni dopo, nel 2007.

Campagna contro il razzismo

Spesso Henry è stato vittima del fenomeno del razzismo negli stadi. Suscitò clamore quanto avvenne in Spagna nel 2004, quando la nazionale francese affrontava quella iberica. Il tecnico degli spagnoli Aragonés si rivolse durante il match al proprio giocatore Reyes con queste parole:

Lo sdegno non fu solo fra i francesi ma anche fra gli inglesi, che successivamente in un incontro contro la Spagna a Madrid furono bersaglio di cori razzisti da parte della curva di estrema destra del Bernabéu. Per promuovere la lotta a questo fenomeno, Henry ed altri colleghi, sponsorizzati dalla Nike diedero vita al progetto Stand Up Speak Up.

Caratteristiche tecniche

Nonostante nel periodo delle giovanili avesse giocato prevalentemente da centravanti, venne impiegato sia dal Monaco che dalla Juventus come ala. All'Arsenal l'allenatore Arsène Wenger lo riportò al centro dell'attacco, spesso proponendolo in coppia con l'olandese Dennis Bergkamp. Dall'annata 2004-2005 il francese si dovette adattare al nuovo modulo scelto dall'allenatore, il 4-5-1, e dunque ricoprire il ruolo di unica punta. Tale posizione, che caratterizzò anche le successive stagioni con i Gunners, gli diede più spazio e gli permise in più occasioni di marcare reti spettacolari; «Thierry Henry potrebbe prendere palla in mezzo al campo e segnare un gol che nessun altro al mondo potrebbe segnare», dichiarò Wenger.

Considerato uno dei più prolifici ed eleganti goleador del suo tempo, dotato di una tecnica sopraffina, tra le qualità più evidenti di Henry che testimoniano l'attitudine al gioco offensivo c'era la facilità di segnare in situazioni di "uno-contro-uno". A ciò egli univa un passo ed un dribbling fuori dal comune, che sfruttava per inserirsi nelle difese e creare circostanze favorevoli. Notevole è il suo peso anche in materia di assist, dacché con i suoi movimenti il francese tendeva a decentrarsi in posizione di ala sinistra; sostenuto da grande fantasia e altruismo, tra il 2002-2003 e il 2004-2005 mandò in gol circa 50 volte i suoi compagni. Riusciva molto spesso a eludere gli avversari posizionandosi di proposito in fuorigioco, per poi rientrare repentinamente nell'azione prima del passaggio a lui diretto. Non particolarmente efficace nel gioco aereo; viceversa, ha mostrato una straordinaria abilità e precisione nel calciare sia da distanza ravvicinata con tocchi morbidi o secchi, sia da fuori l'area di rigore con veemenza. All'Arsenal era infatti lui il giocatore incaricato di battere a rete in occasione di calci di punizioni e rigori.

Carriera

Esordi

A sette anni Henry dimostra di avere un gran potenziale, il che suggerisce a Claude Chezelle di farlo entrare nel club calcistico locale, il CO Les Ulis. Il padre lo convince a partecipare agli allenamenti. Nel 1989 Thierry passa all'US Palaiseau, ma dopo un anno il padre inizia ad avere dei problemi con il club, così Henry si trasferisce nel Viry-Châtillon per due stagioni. L'allenatore del Palaiseau, Jean-Marie Panza (futuro mentore di Thierry), lo segue allo Châtillon.

Monaco

Nel 1990 l'osservatore del Monaco Arnold Catalano è mandato dal club a guardare una partita in cui gioca Henry, che in quell'incontro segna tutte e sei le reti del 6-0 finale. Impressionato dalla sua prestazione, Catalano gli offre l'ingresso nel Monaco senza provino preliminare, a condizione che Thierry frequenti i corsi dell'accademia di Clairefontaine. Malgrado le resistenze del preside, poco propenso ad ammettere Henry all'accademia per via dei suoi scarsi risultati scolastici, il giovane completa il corso ed entra a far parte del settore giovanile del Monaco, allenato da Arsène Wenger. Firmato il contratto professionistico, poco dopo Thierry fa il proprio debutto da professionista nel 1994. Wenger lo utilizza come ala sinistra, perché ritiene che il suo passo e la sua naturale abilità nel controllo di palla possano risultare più efficaci contro il libero che non contro i difensori centrali. Henry chiude la sua prima stagione con il Monaco con 3 gol in 18 presenze.

Wenger continua a cercare la posizione di gioco ideale per Henry e rimane indeciso se schierarlo come attaccante puro. Eletto Giovane calciatore francese dell'anno nel 1996, Henry è tra i protagonisti, nel 1996-1997, della vittoria del titolo francese. Nel 1997-1998 contribuisce a portare il Monaco in semifinale di UEFA Champions League, segnando 7 gol, record francese nel torneo. Alla terza stagione con i monegaschi riceve la prima convocazione nella Nazionale francese e fa poi parte della vittoriosa squadra del campionato del mondo 1998 organizzato in casa. Nelle sue cinque stagioni nel Principato di Monaco continua la propria ascesa, portando il numero di gol in Ligue 1 a 20 in 105 presenze. Nel corso della sua esperienza nel Principato Henry fa spesso coppia con il giovane David Trezeguet. I due si ritroveranno spesso accanto anche con la maglia della Nazionale.

Juventus

Henry lascia il Monaco nel gennaio 1999, un anno prima di Trezeguet, per trasferirsi alla Juventus. Viene acquistato da Luciano Moggi per sostituire Del Piero vittima di un grave infortunio, firmando un contratto di quattro anni e mezzo. L'operazione fu conclusa per una cifra di circa 75 milioni di franchi francesi (pari a circa 11,5 milioni di euro), la cifra più alta pagata, fino ad allora, per un calciatore francese. Fa il suo esordio in Serie A il 24 gennaio 1999, quando a 20 minuti dalla fine della partita vinta 2-1 con il Perugia, Marcello Lippi lo fa entrare al posto di Daniel Fonseca; mentre due giorni dopo in Coppa Italia disputa la sua prima partita dall'inizio contro il Bologna. La stagione 1998-1999 non è tra le più fortunate della storia bianconera. L'allenatore Carlo Ancelotti, subentrato nel corso della stagione a Lippi, tra l'altro, lo utilizza come laterale di centrocampo. Alla Juventus Henry ha comunque il tempo di disputare alcune buone partite come ala e di segnare due gol alla Lazio all'Olimpico. Il bilancio personale è di 16 presenze e 3 reti. Non giocò nessuna partita in Champions League avendo disputato una gara di Coppa UEFA con il Monaco.

Inizialmente confermato per la successiva stagione 1999-2000, dopo aver esordito in Coppa Intertoto nei quarti contro i romeni del Ceahlaul, a sorpresa è ceduto all'Arsenal per 10 milioni di sterline, anche a causa di contrasti con Luciano Moggi.

Arsenal

La svolta della sua carriera è arrivata quindi con il trasferimento all'Arsenal per 10 milioni di sterline, voluto da Arsène Wenger, che lo aveva allenato già a Monaco.

È stato proprio a Londra che Thierry si è confermato come uno dei migliori giocatori al mondo, e anche se il suo trasferimento ha portato un po' di controversie, secondo Wenger i soldi utilizzati per acquistarlo erano stati spesi bene. Ingaggiato con l'obiettivo di sostituire il connazionale Nicolas Anelka, Henry è stato immediatamente utilizzato come attaccante puro, scelta azzeccata che avrebbe dato i suoi frutti negli anni a venire. Un anno prima Wenger aveva già avviato il ciclo di vittorie, con la conquista del double (Premier League-FA Cup) e con l'acquisto di Henry intendeva dotare la squadra di un bomber di alto livello. Ciononostante dubbi e critica hanno iniziato ad assalirlo poco dopo l'arrivo a Londra: essi si riferivano alla sua abilità nell'adattarsi alla velocità e durezza fisica del gioco inglese. Henry, infatti, non è riuscito a convincere nelle sue prime otto partite e non ha segnato nemmeno un gol.. In questo periodo di difficile adattamento, Thierry ha anche dichiarato che doveva "reimparare tutto riguardo all'arte del segnare." Tuttavia questo difficile periodo è stato solamente l'inizio di una brillante stagione, terminata con 26 gol e 11 assist in 47 partite totali. I Gunners hanno terminato l'annata con un 2º posto in campionato, dietro al Manchester United, perdendo nella finale di Coppa UEFA contro i turchi del Galatasaray.

In seguito al vittorioso Europeo 2000 con la maglia della Nazionale francese, Henry nella stagione 2000-01 è stato con 22 gol tra le varie competizioni il miglior marcatore stagionale della squadra. Nonostante abbia segnato meno reti e fornito meno assist rispetto al suo primo anno, la seconda stagione di Thierry si è rivelata il suo trampolino di lancio, in quanto è risultato essere il capocannoniere dell'intera squadra.

Durante la sua quarta stagione Henry è già riuscito a segnare la centesima rete con la maglia dei Gunners e non è mai sceso sotto le 22 reti stagionali.

Dell'Arsenal è diventato ben presto il bomber e il giocatore simbolo, oltre che il punto di riferimento della Nazionale transalpina insieme a Zinédine Zidane.

Barcellona

Il 25 giugno 2007 viene acquistato dal Barcellona per 24 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale da 6,8 milioni di euro a stagione. Secondo quanto dichiarato dal giocatore, a indurlo ad essere ceduto sono state le dimissioni di David Dein da vicepresidente dell'Arsenal per divergenze con la società e la mancata conferma da parte del tecnico Wenger, che ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2008 soltanto dopo la sua cessione.

La sua prima stagione in maglia blaugrana lo vede concludere con un bottino stagionale nella Liga di 30 partite e 12 gol e in Champions di 10 gare e 3 gol. La squadra chiude al terzo posto dietro al Real Madrid ed al Villareal e chiude la Champions League in semifinale, eliminata dal Manchester United, poi vincitore.

Nella stagione 2008-2009 si laurea campione di Spagna e d'Europa (conquistando l'unico grande trofeo che mancava alla sua bacheca) con il club catalano, segnando 26 gol, 19 dei quali nella Liga e 6 in Champions League (1 nel turno preliminare).

Con 72 reti messe a segno, il tridente formato con Lionel Messi e Samuel Eto'o è stato il più prolifico di sempre nella storia della Primera División, avendo superato il precedente record di 66 goal dei madridisti Ferenc Puskás, Alfredo Di Stéfano e Luis del Sol nella stagione 1960-1961.

La stagione successiva vede una diminuzione del minutaggio, complice l'esplosione calcistica di Pedro Rodríguez Ledesma e il calo delle prestazioni dell'attaccante francese, che comunque si aggiudica nella stagione 2009-2010, oltre la Supercoppa europea e il Mondiale per club FIFA, anche il campionato spagnolo.

New York Red Bulls e prestito all'Arsenal

Il 13 luglio 2010 ha firmato un contratto pluriennale con gli statunitensi dei New York Red Bulls. Il 22 luglio segna il suo primo gol con la nuova maglia in un'amichevole contro la squadra londinese del Tottenham.

Nel gennaio 2011 il sito ufficiale dell'Arsenal annuncia che Henry tornerà in Inghilterra per allenarsi con la sua vecchia squadra in modo da evitare un calo di condizione fisica in vista della successiva stagione della MLS.

Il 5 gennaio 2012, per mantenere la condizione in vista della nuova stagione di MLS, fa ritorno all'Arsenal in prestito per due mesi a partire da gennaio. Decide di indossare la maglia numero 12 (numero usato nella sua esperienza con la Nazionale francese) perché la 14 che ha caratterizzato la sua precedente esperienza con i Gunners è già occupata da Theo Walcott.

Esordisce per la seconda volta con la maglia dei Gunners il 9 gennaio seguente, nella partita di FA Cup contro il Leeds, subentrando a Chamakh al 68º minuto. Dieci minuti più tardi, Henry trova subito la rete, siglando il suo 227º gol con la maglia dell'Arsenal. Si ripete nella sua ultima partita in Premier League segnando, a tempo scaduto, il gol del 2-1 che regala all'Arsenal la vittoria sul campo del Sunderland.

Conclude la sua seconda esperienza all'Arsenal, con 7 presenze e 2 gol totali, il 15 febbraio dopo essere subentrato a Theo Walcott nel secondo tempo della partita di andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Milan. Con questa breve esperienza porta il suo score con la maglia dell'Arsenal a 228 gol in 377 partite.

Il 16 febbraio, come da contratto, ritorna ai New York Red Bulls.

Nella stagione 2013 Henry realizza 10 gol in 32 partite (di cui due disputate nei play-off) e i Red Bulls concludono al primo posto la regular season aggiudicandosi l'MLS Supporters' Shield e qualificandosi per la CONCACAF Champions League 2014-2015. Vengono poi eliminati nella semifinale di conference dei play-off dopo aver perso ai tempi supplementari la gara di ritorno con gli Houston Dynamo.

Il 1º dicembre 2014 annuncia che non rinnoverà il contratto con la compagine newyorkese, lasciando la squadra dopo 4 anni e mezzo nei quali ha collezionato 135 presenze e 52 gol. Il 16 dicembre successivo annuncia il suo ritiro dal calcio giocato per diventare opinionista di Sky Sports. Conclude la sua carriera con 450 gol segnati in 994 presenze fra club e Nazionali.

Nazionale

Henry ha avuto successo anche con la Nazionale francese. La sua carriera a livello internazionale è iniziata con la selezione under-20 transalpina, grazie alle sue grandi prestazioni fornite con la maglia del Monaco. Ha partecipato al Mondiale Under-20 svoltosi in Malesia nel 1997, assieme William Gallas e David Trezeguet, che avrebbe rivisto in futuro.

Nel giro di soli quattro mesi, il CT Aimé Jacquet ha deciso di convocarlo in Nazionale maggiore. Il suo debutto con i Bleus risale all'11 ottobre 1997, in una partita vinta per 2-1 contro il Sudafrica. Jacquet è rimasto così impressionato dal nuovo talento che ha deciso di portarlo al Mondiale 1998. Pur essendo quasi uno sconosciuto a livello internazionale, Henry è riuscito a dire la sua mettendo a segno 3 reti nel corso del torneo, classificandosi primo tra i marcatori francesi. Era anche in procinto di apparire nella finale vinta per 3-0 contro il Brasile come sostituto, ma l'espulsione di Marcel Desailly ha costretto Jacquet a porvi rimedio e ad optare per un difensore. Nel medesimo anno ha ricevuto la Legion d'onore e la nomina di Chevalier (Cavaliere).

Ha conquistato anche il campionato d'Europa 2000, realizzando 3 reti in 6 presenze. Ha preso parte anche alla negativa avventura della Francia al campionato del mondo 2002 (eliminazione al primo turno con nessuna rete segnata dalla squadra) e al campionato d'Europa 2004, competizione in cui realizzò 2 reti in 4 partite (entrambe contro la Svizzera).

Nel 2006 ha partecipato al Campionato mondiale di Germania dove è stato uno dei grandi protagonisti della Francia, segnando 3 reti in 7 presenze. Nella fase a gironi va a segno in due occasioni, contro la Corea del Sud (1-1) e il Togo (0-2); la marcatura contro i togolesi, insieme a quella messa a segno da Vieira, proietta la Francia agli ottavi di finale contro la Spagna. Nei quarti di finale, su assist di Zidane, realizza il gol del definitivo 0-1 che elimina il Brasile campione del mondo uscente. Nella semifinale contro il Portogallo conquista il calcio di rigore che, realizzato da Zidane, qualifica i blues alla finale, persa contro l'Italia ai calci di rigore. Nella sfida contro gli azzurri non riesce ad incidere e viene sostituito da Wiltord al 107'.

Ha partecipato anche alla fase finale degli Europei del 2008, dove ha esordito nel secondo match contro l'Paesi Bassi, perso dalla Francia per 4-1, mettendo a segno l'unica rete dei transalpini nel torneo. Nel terzo match contro l'Italia campione del mondo in carica, perso dai blues per 0-2, Henry favorisce il raddoppio di De Rossi, deviando in porta la punizione calciata dal centrocampista italiano.

Con la maglia della Nazionale francese ha superato il record di marcature di Michel Platini ed è diventato il secondo giocatore con più presenze.

Durante la partita di ritorno contro l'Irlanda del 18 novembre 2009, valida per i play-off di qualificazione al campionato del mondo 2010, Henry è stato al centro di molte polemiche: infatti ha controllato il pallone con la mano sinistra per ben due volte, favorendo il passaggio decisivo a Gallas, che ha segnato il gol qualificazione della Francia.

Nel Mondiale 2010 in Sudafrica è sceso in campo nella prima e nella terza partita.

Il 15 luglio 2010, tramite il sito ufficiale dei New York Red Bulls, ha annunciato il suo addio alla Nazionale dopo 13 anni in cui ha disputato 123 partite e segnato 51 gol.

Statistiche

Globalmente Thierry Henry, tra club, Nazionale maggiore e Nazionali giovanili, ha segnato 450 gol in 994 partite, alla media di 0,45 reti a partita. Con la maglia dell'Arsenal ha segnato 228 gol in 377 partite, alla media di 0,60 reti a partita.